« .. Sur mon conseil figurent quelques toiles où le plus apparaît sa descendance de l'École Française et où, peut-être, apparaissent même évidentes certaines influences subies en France... »

Galleria Spinetti, Florence
Introduction à l'exposition par Italo Spînetti
1957
«...Ces toiles serviront à mieux mettre en valeur le chemin de l'évolution de l'artiste qui aime le plus ses dernières créations, elles aussi pleines d'originalité et de chaude poésie...».

Altro lusinghiero successo ebbe una personale tenuta dalla De Hadeln a New Jork alla « Lilienfeld
Van Diemen Gallery » della 57a strada. Di questa mostra mi piace riportare un brano del saggio critico pubblicato sul New Jork Herald Tribune:...« dipinge nella tradizione francese, plasticamente e con raffinatezza. Particolarmente sensitiva alla grazia delle luci artificiali, negli esterni di un «Boulevard St. Germain » o d'una « Santa Mario Novella » di notte, è ugualmente sensitiva nella brillante luce in pieno sole nella tela chiamata « spiaggia ». Il suo lavoro caldo e tenero, le architetture dei suoi scenari - ovviamente per lei di valore plastico - sembrano derivare il loro maggior valore nella vita della gente delle sue tele »...  Ma molti altri giudizi critici meriterebbe qui riportare sulla De Hadeln. Mi limiterò a citare alcuni fra i più importanti quotidiani e riviste che li hanno pubblicati, come: Art News, Art Digest, Times, New Jork Sun americani; Hippodrome, Observer, Times inglesi e Revue d'Art Moderne, Spectateur, Arts, Aube, Combat francesi.

Inutile aggiungere che opere della De Hadeln si trovano in numerose gallerie e raccolte private, d'Europa e d'America.

* * *

Con tali precedenti Alex De Hadeln oggi si presenta con una personale a Firenze, « la città che amo più d'ogni altra al mondo », essa dice. La mostra comprende opere di pittura e scultura di periodi diversi, dalle quali la critica e gli amatori d'arte fiorentini trarranno il loro giudizio, che voglio sperare favorevole. Su mio consiglio figureranno alcuni dipinti nei quali è più appariscente la sua discendenza dalla scuola francese e dove, forse, appaiono evidenti anche certe influenze in Francia subite. Tuttavia, queste, serviranno a meglio mettere in luce il cammino e l'evoluzione dell'artista che maggiormente ama le sue ultime creazioni, anche esse piene d'originalità e calda poesia.

ITALO SPINETTI

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Galleria d’Arte Spinetti
Espone Alex De Hadeln
dal 1o al 15 Giugno 1957

Quest'artista, esule dal proprio Paese d'oltre Cortina, che in Italia si presenta per la prima volta con una mostra personale, è una pittrice e scultrice assai nota negli ambienti artistici e culturali stranieri per aver viaggiato, vissuto, studiato ed esposto in varie metropoli d'Europa e d'America.

Nata in Romania, la De Hadeln si trasferì giovanissima in Francia. A Parigi fu iniziata alle arti figurative dal noto acquafortista André Jaques, poi studio scultura e pittura alla « Grande Chaumière » sotto la guida dei maggiori esponenti della scuola moderna, fra cui André Lhote. Successivamente s'iscrisse all'Accademia di Belle Arti di Lione, soggiornandovi a lungo. Indi si recò in Inghilterra e frequentò i corsi artistici della « Slade School » di Londra dove ebbe a maestro Charles Wheeler, attuale capo della londinese Accademia Reale.

Infine, venuta nel nostro Paese, frequentò l'Accademia di Belle Arti di Firenze alla scuola dello scultore Italo Griselli. E fu a Firenze che incontro suo marito, Harry De Hadeln, pure lui artista e figlio dello scrittore e critico d'arte di fama internazionale, che la incoraggiò molto nella sua carriera.

In occasione della sua prima mostra alla « Leger Gallery» di Londra, la De Hadeln fu eletta Membro della « Royal Society of British Sculptors ». Sempre a Londra fu la prima artista romena ammessa ad esporre a quella importante Accademia Reale.

La De Hadeln ha numerose volte esposto al « Salon d'Autonne » di Parigi ed a Parigi ebbe gran successo una sua mostra personale tenuta alla « Galérie Jeane Castel », presentata dallo scrittore e critico d'Arte Valdemar Georges.